CIBO, BOOM ACQUISTI DI PRODOTTI SENZA OLIO DI PALMA
ITALIANI PIU’ CONSAPEVOLI
Gli italiani sono sempre più attenti a quello che portano a tavola, privilegiando gli alimenti “senza”, in testa, quelli senza olio di palma.
L’indagine, condotta sulla base dell’Osservatorio Immagino su 46.600 prodotti, evidenzia un aumento delle vendite di prodotti integrali; un prodotto su cinque tra quelli posizionati nel carrello della spesa porta la scritta “senza”, con un +17,6% di alimenti che non contengono l’olio di palma.
Seguono, in questa classifica dei cibi “senza” l’assenza di grassi saturi, che salgono di un +7,6%, o quelli senza sale, che registrano un +7,2%.quelli senza zuccheri aggiunti (+6,1%), quelli con poche calorie e quelli senza additivi, entrambi con un +3,4%.
MA COS’E’ ESATTAMENTE L’OLIO DI PALMA?
L’olio di palma è un comune ingrediente dell’industria alimentare, estremamente impiegato perché conferisce una idonea consistenza ai prodotti in cui è utilizzato (margarine, merendine, biscotti…).
Si sconsiglia un eccessivo consumo dei prodotti contenenti olio di palma, perché:
- presentano contaminanti, sostanze chimiche dannose per la salute che si originano dai processi di raffinazione degli oli vegetali; i livelli più elevati di concentrazione di tali contaminanti sono stati riscontrati nell’olio di palma.
- presentano un alto contenuto in grassi saturi.
- coltivazioni di palma intensive hanno un impatto negativo sugli ecosistemi.
E LE AZIENDE SI ADEGUANO
Il dato che riguarda l’olio di palma, considerato dannoso da 6 italiani su 10, ha portato molte aziende a modificare le ricette dei propri prodotti, per venire incontro alla richiesta, sempre maggiore, di prodotti che non lo contengano tra gli ingredienti.
Questo ha portato alla diminuzione del 10% delle importazioni, nel nostro Paese, di olio di palma.
NON SOLO SALUTE, MA ANCHE AMBIENTE
Il fenomeno non riguarda solo le preoccupazioni per la salute ma anche l’attenzione all’ambiente e all’inquinamento, visto che questo grasso vegetale è considerato uno dei principali responsabili dei cambiamenti climatici, della deforestazione e dell’impoverimento dei Paesi del Sudest asiatico; in più, il lungo trasporto e le discutibili condizioni di lavoro delle popolazioni coinvolte nella produzione di questo ingrediente, hanno portato alla demonizzazione dell’olio di palma.
MEGLIO IL MADE IN ITALY E IL KM 0
Dalla ricerca emerge, inoltre, che gli italiani controllano le etichette anche per quanto riguarda il Paese di origine, privilegiando prodotti Made in Italy e a km 0; ne deriva quindi la preferenza per alimenti contrassegnati dal marchio Doc/Docg, in aumento dell’11,7%, e Dop/Igp, cresciuti del 5,4%.