CIME DI RAPA
PROPRIETÀ E CARATTERISTICHE
Le cime di rapa (Brassica campestris, varietà cymosa) appartengono alla famiglia delle Brassicaceae. Note per le loro proprietà remineralizzanti e disintossicanti, sono anche molto utili in gravidanza perché ricche di acido folico.
Sono ricche di minerali, soprattutto calcio, fosforo e ferro, e vitamine, in particolare A, B2 e C. Questi ortaggi, inoltre, sono piuttosto ricchi di proteine.
Per assimilare al meglio il ferro contenuto nelle cime di rapa è consigliabile mangiarle leggermente sbollentate in acqua salata e condite con limone.
Le cime di rapa sono anche poco caloriche, inoltre, sono utili in caso di astenia.
Le varietà di cime di rapa sono diverse, a seconda del tempo di maturazione: quarantina, sessantina, novantina e centoventina (non utilizzata nelle nostre zone). Il periodo di semina in genere è settembre-ottobre, ma nel Canavese come nel Biellese, con le basse temperature, è possibile seminare la quarantina avendo cura di coprire e coltivare nei tunnel o nelle serre. In genere si sospende la coltivazione fino a fine febbraio-inizio marzo quando si riprende la semina della sessantina (che con il clima più freddo avrà un tempo di maturazione di 65-70 giorni circa). In cucina si consuma lessato o al vapore, come contorno o in accompagnamento alla pasta.
La cime di rapa sono molto più saporite appena raccolte. È comunque possibile conservarle in frigorifero per circa una settimana, l’importante è non lavarle e tenerle chiuse in un sacchetto di plastica a cui avrete fatto dei fori.
STORIA
Le cime di rapa sono ortaggi tipicamente italiani, ma si coltivano attualmente anche negli Stati Uniti e in Australia. Nel nostro paese, il 95% della produzione è distribuita tra Puglia, Lazio e Campania.
Le cime di rapa si differenziano dalle rape comuni perché sono a ciclo annuale e presentano una radice fittonante che non si ingrossa. Quando è completamente formata, la pianta ha un’altezza variabile da 40 centimetri a un metro. I fiori sono di colore giallo. Le cime di rapa, però, vanno raccolte prima dell’apertura dei fiori.
In Puglia, la regione con la maggiore produzione di cime di rapa, l’ortaggio è inserito nell’elenco dei prodotti tradizionali regionali.
I semi delle cime di rapa si pensa siano stati importati dai Genovesi dall’Oriente ed inizialmente coltivati dai Francesi. Altri sostengono che quest’ortaggio sia giunto nel nostro continente solo nel XVII secolo e fosse conosciuto come Cavolo di Siria o Cavolo di Cipro. Comunque le prime coltivazioni in Italia prosperarono nel Regno di Napoli e, poco dopo, anche in tutta la Pianura Padana.
CURIOSITÀ
Le varietà dell’ortaggio fanno riferimento alle zone di coltivazione (ad esempio la cima di rapa Cassanese) e alla lunghezza del ciclo (Natalina, Marzatica) o alla combinazioni tra le due “variabili” (Aprile di Carovigno). In 80 giorni le varietà precoci (Quarantina) fioriscono, quelle più tardive (Maggiaiola di Sala Consilina) ci mettono invece 200 giorni circa.
Le cima di rapa com’è noto sono tradizionalmente molto diffuse nella cucina meridionale: chi non conosce le famose orecchiette alla cime di rapa, piatto che è tipico della Puglia, ma che è consumato con gusto da un capo all’altro del Belpaese. Con le cime di rapa si possono preparare molte altre pietanze, anche per secondo e contorno: ad esempio le cime di rapa lesse condite con olio extravergine di oliva piuttosto che stufate con l’aggiunta di peperoncino e/o con la salsiccia.