PROPRIETÀ E CARATTERISTICHE DEL FINOCCHIO
Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta erbacea mediterranea della famiglia delle Apiaceae (Ombrellifere) e ha importanti proprietà digestive, oltre che aromatiche; croccante e piacevolmente profumato, il finocchio è forse uno degli ortaggi più presenti sulle tavole dell’area del Mediterraneo.
Il finocchio è composto per la sua quasi totalità da acqua (90% circa), per cui può considerarsi un eccellente diuretico e digestivo.
Poco più dell’ 1 % sono proteine e il 3 % fibre, mentre per l’1 % è composto da ceneri e da carboidrati.
Tra i minerali troviamo potassio, calcio, fosforo, sodio, magnesio, ferro, zinco, manganese e selenio, mentre è molto ricco di vitamine A, B e C; inoltre ha anche proprietà depurative e lo si conosce in due varietà: il finocchio dolce e il finocchio amaro o anche detto “selvatico”, quello selvatico cresce in maniera spontanea e viene usato come pianta aromatica e per i suoi semi, mentre quello dolce coltivato, invece, ha una parte edibile, il cosiddetto “grumolo”, che è costituita dalla parte basale delle foglie e caratterizzata da un sapore decisamente meno pungente rispetto a quello del finocchio selvatico.
Il finocchio, inoltre, contiene un buon quantitativo di polifenoli e in particolare di quercitina, un potente antiossidante con riconosciute proprietà antitumorali, acido rosmarinico, in grado di stimolare gli enzimi coinvolti nella depurazione del fegato e di apigenina, una sostanza con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antiallergiche e antitumorali.
Il finocchio è noto soprattutto per le sue proprietà digestive, ma è amico di tutto l’apparato gastrointestinale; ha infatti la capacità di evitare la formazione di gas intestinali e contiene anetolo, una sostanza in grado di agire sulle dolorose contrazioni addominali.
Per riconoscere un finocchio fresco bisogna fare attenzione ai seguenti aspetti:
- il peso deve risultare sempre proporzionale alla dimensione: poiché il finocchio contiene un’elevata percentuale di acqua, più pesa, più acqua contiene e, di conseguenza, più fresco è.
- il grumolo (la parte commestibile del finocchio) dovrà risultare liscio, di un bianco lucido e compatto, privo di macchie marroni e o ammaccature.
- il profumo emanato da un finocchio fresco è simile a quello dell’anice, dovuto dalla presenza dell’anetolo, un olio essenziale dal potere antinfiammatorio e antibatterico, presente in grande quantità in questo ortaggio.
STORIA DEL FINOCCHIO
Sin dai tempi antichi, il finocchio, è conosciuto come pianta aromatica mentre la sua coltivazione per la tavola verrà avviata solo nel 1500.
ll finocchio si ritiene originario dell’Asia minore, ma era diffuso in tutta l’area mediterranea: infatti era conosciuto dagli egizi, dai greci e dagli arabi.
Inizialmente per l’appunto, la pianta selvatica veniva utilizzata per insaporire i cibi (e per camuffarne l’odore ).
In seguito se ne son scoperte le proprietà medicamentose e solo successivamente si è iniziato a coltivarlo.
Si presume che addirittura fosse noto agli egizi come digestivo, mentre in Indialo si adoperava per filtri afrodisiaci e contro i morsi dei serpenti.
In pochi sanno che invece in età medioevale vi era la convinzione che potesse essere un rimedio contro le fatture.
CURIOSITÀ SUL FINOCCHIO
IL FINOCCHIO: QUALCHE RICETTA
La tisana al finocchio è senz’altro il rimedio naturale più noto.
Come prepararla? E’ molto semplice:
Ingredienti
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 bricco d’acqua;
Preparazione
Ingredienti
1 finocchio
olio d’oliva
pepe
sale
Preparazione
SCHEDA TECNICA
Ottobre – Maggio
Italia
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crudo, cotto