MANDARINO
PROPRIETÀ E CARATTERISTICHE
Il mandarino (Citrus reticulata) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutacee.
È uno dei tre agrumi originali del genere Citrus assieme al cedro ed al pomelo; dei tre è l’unico frutto dolce.
È un frutto tipico delle stagioni fredde e se ne possono apprezzare le proprietà soprattutto tra Dicembre e Marzo; inoltre, è l’agrume più coltivato al mondo, dopo l’arancio dolce.
Il mandarino contiene acqua, proteine, vitamine (vitamina A, vitamina B, vitamina C, vitamina E, vitamina J e la vitamina P), sali minerali (ferro, calcio, potassio, sodio, fosforo, zinco, rame, manganese e magnesio), acido folico e fibre; sono presenti, inoltre, zuccheri (quali saccarosio, fruttosio e destrosio) e aminoacidi, come acido aspartico e glutammico, alanina, arginina, cistina, glicina, serina, fenilalanina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, prolina, metionina, tirosina, triptofano, valina e treonina.
Sono anche note le sue proprietà emollienti, purificanti e stimolanti particolarmente importanti per il corretto funzionamento del metabolismo.
Del frutto non si butta nulla: la sua buccia infatti è piena di limonane (principio antiossidante) che ha la caratteristica di ritardare l’invecchiamento della pelle e sempre dalla buccia si estrae un olio essenziale in grado di calmare l’ansia e combattere insonnia e ritenzione idrica.
Il mandarino ha anche dato vita ad altri 3 ibridi: il mandarancio, le clementine e il mapo.
STORIA
Il nome mandarino si può riferire tanto alla pianta, quanto al suo frutto; esso deriva dalla Cina tropicale ed è identico al nome dato agli antichi funzionari politici imperiali in quanto questi erano vestiti con un mantello arancione.
La coltivazione del frutto arrivò in Europa soprattutto in Portogallo e in Spagna, dove cominciò a diffondersi intorno al XV secolo.
Un altro antico nome del frutto infatti, è portogal o portugal, dal greco ????????? (portokali), nome diffuso anche in altre lingue e in molti dialetti italiani, probabilmente proprio a indicare la provenienza, a livello europeo, da parte del Portogallo.
CURIOSITÀ
I mandarini sono normalmente consumati come frutta fresca o lavorati nella produzione di marmellate e frutta candita.
Per capire se un mandarino è buono basta “testare” il suo peso, deve essere consistente rispetto al volume; inoltre la buccia deve essere tesa e molto “attaccata” alla polpa.
Il frutto va consumato dopo aver tolto la buccia, facendo molta attenzione a non intaccare la polpa interna; va conservato in luogo fresco e asciutto per una settimana al massimo.
La “dose” giusta per una persona è rappresentata da due frutti.
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